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LA LUPE | LA REINA DEL DESAMOR

Lupe Victoria Soli Raymond, anche se verrà ricordata come la " La Lupe" o La Yiyiyi".

Nata a Santiago de Cuba, inizia la sua carriera nel trio Los Tropicubas e si distingue come interprete dei ritmi afrocubanos, rancheras, rock americano y bolero.



Nel 1964 inizia a notarsi grazie al disco "Mongo introduce La Lupe" dell'artista Mongo Santamaria ma sarà sotto la guida di Tito Puente che il suo cammino come cantante troverà il successo meritato.

Con più di 500.000 copie il disco " La Excitante Lupe canta con el maestro Tito Puente" questo disco riuscirà a riportare di nuovo in auge un Tito Puente debilitato dalla chiusura del famoso "Palladium" legato al sempre meno entusiasmo verso le formazioni imponenti come le Big Band.




Con canzoni come "La Tirana" e "Puro Teatro" La Lupe trova un modo di cantare ineguagliabile e di sincera drammaticità, diventano canzoni indirizzate ad aprire e chiudere le ferite amorose di un publico latino che viveva un periodo sociale marginale e difficile.. un pubblico latino che la accolse come rappresentante di se stesso.

Rivoluziono l'ambiente musicale, il suo canto accompagnato da urla e gemiti creavano momenti di assoluta intimità, grazie a testi struggenti e di enorme emotività.



Verso la fine degli anni '60, La Lupe verrà coronata dalla stampa americana come la cantante più blasonata e di spicco del momento, il presidente dell'etichetta Tico Records Morris Levy, la incorona come "La Reina della Salsa" e Tito Puente la proclamo "The Queen of the Soul".


Il suo difficile carattere inizia in forma lenta ma inesorabile a rendere difficile la fruttuosa collaborazione con il maestro Tito Puente, portandolo alla decisione di stroncare la loro collaborazione, correva l'anno 1968 e fu l'inizio di un periodo che porto la sua stella ad essere sempre meno brillante nel firmamento artistico caraibico.

Un altro colpo fu l'esclusione dalla formazione "Estrellas de la Fania", fu proprio Jerry Masucci che acquisendo i diritti delle etichette Mardi Gras, Tico e Alegre che pone il veto musicale favorendo l'ascesa musicale di una altra cantante di enorme talento, Celia Cruz.


Lo scrittore cubano Pedro Cabrera Infante la descrisse come "un tremore demente, un incursione trepidante, un vero attacco emotivo".










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